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Come un camaleonte

Come ben sapete da settembre 2020 abbiamo iniziato a supportare i fratelli maggiorenni, ma poiché nel nostro cuore ci sono sempre stati anche i fratelli minorenni, volevamo dedicare attenzione anche a loro, con un aiuto ancora più mirato.

Siamo dunque lieti di informarvi che prosegue il progetto “Come un Camaleonte” con la psicologa Anna Michela De Antoni di Vicenza, che ha già condotto un primo ciclo di incontri.

A chi è rivolto

Ai fratelli/sorelle dai 12 ai 16 anni (prima adolescenza) e dai 17 ai 20 anni (seconda adolescenza), con indicazione di formare gruppi omogenei, ad esempio almeno di 4/6 fratelli per gruppo.

Cosa prevede

Si articolerà in due fasi:

1) La prima “preliminare” in cui saranno svolti dei colloqui vis a vis con le coppie genitoriali, o il genitore o il tutore, ed il ragazzo/a su appuntamento da concordare con la dottoressa De Antoni.

2) La seconda “esecutiva”, cioè sulla base dei dati raccolti, saranno definiti con maggiore chiarezza gli obiettivi e le modalità di intervento, in base alle esigenze emerse in fase di colloquio.

Contenuti del progetto

● attività ludiche ed esperienziali

● momenti di riflessione sulle attività proposte, possibilmente collegandole alle proprie esperienze di vita.

Periodo

● I colloqui preliminari inizieranno nel mese di novembre – a seguire le attività

6 incontri previsti con i ragazzi per ciascuno dei due gruppi se costituiti. Il progetto per partire necessita che ci siano almeno 4 partecipanti per ogni gruppo

Costi

Midori mette a disposizione delle famiglie la copertura totale del progetto tramite un fondo di liberalità di Intesa San Paolo.

Per aderire

Inviare una mail a info@associazione-midori.it precisando il nome e l’età del ragazzo/a, ed il luogo di provenienza.

Il percorso di “Nonni…NON MANGIO!”

Oggi abbiamo incontrato Marisa, coordinatrice del volontari all’Associazione Midori, che in questo periodo ha seguito in prima persona il progetto “Nonni…NON MANGIO!”.

Le abbiamo fatto alcune domande per farci raccontare com’è andato il progetto.

Ciao Marisa, presentati e racconta il tuo ruolo in Midori

Coordino i volontari dell’Associazione Midori e a volte affianco la Presidente in progettualità o relazioni con il territorio, come nel caso del progetto rivolto ai nonni e persone adulte che abbiamo presentato in risposta ad un bando del Comune di Schio.

Hai seguito in prima persona il progetto “Nonni.. NON MANGIO!”, ci puoi raccontare di cosa si tratta?

Innanzitutto vorrei parlare dei partner di progetto: oltre all’amministrazione comunale che ha approvato e quindi finanziato il progetto, i contenuti, la realizzazione degli incontri e la diffusione sono stati possibili grazie alla collaborazione con l’ULSS7 Pedemontana e la Banca BCC Verona e Vicenza.
Il progetto è stato diffuso anche dalle associazioni di adulti locali: Università Adulti Anziani, La Famiglia, Il Focolare.

Lo scopo del progetto era proprio di rivolgersi ai nonni come nuovi destinatari.

Per Midori è sempre stato prioritario coinvolgere la famiglia, i genitori e i fratelli, come abbiamo fatto con progetti specifici nei vari percorsi di affiancamento alla cura, ma a un certo punto abbiamo sentito l’esigenza di parlare anche ai nonni, che spesso accolgono i propri nipoti per il pranzo e offrire loro informazioni utili per intercettare i campanelli d’allarme dei disturbi alimentari nelle loro varie forme, per sottolineare i comportamenti più utili da adottare e quando è opportuno chiedere aiuto agli esperti.

Quanti incontri prevedeva il progetto e che professionisti ha coinvolto?

Abbiamo programmato 3 incontri al mattino e 2 al pomeriggio per favorire la partecipazione in orari differenti, con un incontro conclusivo svoltosi venerdì 27 ottobre alla presenza dell’Assessore Cristina Marigo, intervenuta anche in apertura in quanto convinta sostenitrice della proposta informativa.

Le professioniste coinvolte sono state la dr.ssa Elisa Brazzale, psicologa e psicoterapeuta e la dr.ssa Silvia Maccà, dietista, dell’ULSS7 Pedemontana, che hanno presentato i disturbi alimentari e principi di alimentazione adeguata; la dr.ssa Maria Luisa Quadri, psicoterapeuta familiare che ha sottolineato più gli aspetti della relazione nonni-nipoti all’interno delle dinamiche familiari.

C’è stata una buona risposta agli incontri?

C’è stata una buona presenza, sicuramente hanno partecipato persone che avevano già percepito delle criticità nel loro contesto familiare o nella loro rete, mentre non sembra essere ancora una tematica di interesse più ampio, cosa che invece sarebbe da sviluppare.

Personalmente infatti mi ha molto colpito come nel suo intervento la dott.ssa Brazzale abbia sottolineato come sia cultura diffusa, e se fate caso è assolutamente così, esprimere sempre apprezzamento verso chi perde peso e, al contrario, avere un giudizio negativo per chi ne prende, a prescindere.

Secondo te il progetto ha contribuito a un cambiamento culturale?

Per noi di Midori l’esperienza di questi 5 incontri è stata più che positiva perché sentiamo di aver creato una nuova attenzione su questi disturbi, e dai questionari che abbiamo raccolto ci sono state fatte anche delle specifiche richieste, alle quali cercheremo di rispondere.

Ad esempio di parlare in modo più diretto anche della tematica dell’alimentazione inerente l’anziano, è un bisogno per il quale potremmo attivarci in un lavoro di rete con altre associazioni, come anche di un’azione più diffusa di educazione alimentare per i genitori sin dalla tenera età dei figli.

Grazie Marisa e in bocca al lupo per tutto!

Al progetto Origami passaggio di testimone

Oggi vi facciamo conoscere Michela Artuzzi, psicologa e psicoterapeuta in formazione, che da agosto 2022 dona parte del suo tempo a Midori in qualità di volontaria su più attività.

Da questo settembre cambia ruolo e diventa ufficialmente una delle professioniste che operano per Midori in particolare all’interno del Progetto Origami e del Progetto Sabrina.

Michela si è resa gentilmente disponibile per rispondere ad alcune domande.. buona lettura!

Ciao Michela, grazie per la disponibilità!
Presentati e raccontaci una curiosità su di te

Ciao, sono Michela e di professione sono una psicologa. Mi definirei una persona curiosa e affascinata dal mondo che mi circonda; amo stare a contatto con le persone e rimanere affascinata dalle loro storie. Al contempo, spesso, sento la necessità di riconnettermi con me stessa ritagliandomi del tempo solo per e con me; questo, in più occasioni, mi ha aiutata, permettendomi di ascoltare i miei pensieri e le mie sensazioni.

Alla montagna preferisco di gran lunga il mare e alla confusione il silenzio specialmente quello delle prime ore della mattina; sono entrata in contatto con la psicologia nei primi anni della mia adolescenza e da subito ho capito che avrei voluto farne il mio lavoro.

Come hai conosciuto l’Associazione Midori?

Ho scoperto l’Associazione Midori attraverso l’esperienza di tirocinio professionalizzante della durata di un anno prevista dal mio percorso di studi che ho svolto presso il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Vicenza; sono entrata a farne parte dapprima come volontaria occupandomi dei progetti di sensibilizzazione svolti nelle scuole e del gruppo di Auto Mutuo Aiuto e, a oggi, come psicologa.

Il tuo percorso all’interno dell’Associazione si è evoluto, da volontaria a psicologa per i progetti dell’Associazione: come stai vivendo questo cambio di “ruolo”?

Sono molto felice di avere avuto questa opportunità perché credo molto nel ruolo che Midori ha nella nostra Vallata; il compito che mi è stato affidato è molto importante per cui cercherò di fare del mio meglio, portando la parte più vera e pura di me.

Inoltre, sono molto onorata di poter collaborare con altre colleghe, con le quali svolgiamo differenti attività all’interno dell’Associazione, ed è anche grazie a loro che mi sto formando e arricchendo sempre di più sia da un punto di vista professionale che personale.

Parliamo del progetto Origami: quale sarà il tuo impegno?

All’interno di questo progetto del quale sono onorata di fare parte vengono accolti genitori con figli con Disturbi del Comportamento Alimentare e che, proprio per il momento di vita che stanno affrontando, hanno desiderio e necessità di ricevere supporto e aiuto e confrontarsi con chi, come loro, sta combattendo contro questa malattia.

Proprio perché la malattia non colpisce solo chi ne soffre ma anche l’intero nucleo familiare, il mio ruolo di conduttrice del gruppo mi permette di pormi come osservatrice ed ascoltatrice, allo stesso modo, lascia spazio alla condivisione della mia esperienza di professionista nel settore.

Pensi che il progetto porterà dei buoni risultati alle persone coinvolte?

Credo che questo progetto possa essere un punto di incontro importante per familiari che spesso sentono il bisogno di esternare le loro preoccupazioni e cercare, per quanto possibile, risposte alle loro infinite domande.

All’interno del gruppo, infatti, vige la regola fondamentale dell’estremo rispetto e della massima riservatezza di quanto condiviso; credo sia per questo che molti di loro si sentono liberi e protetti nel condividere parti di vita personale che risultano essere utili e arricchenti per tutti coloro che vi partecipano e ascoltano, me compresa.

Cosa ne pensi dell’operato dell’Associazione a oggi?

Credo che Midori svolga un lavoro di estremo valore per la nostra comunità; i progetti che offre sono aperti ad un vasto pubblico e la grande partecipazione che riscuote ogni proposta dell’Associazione è significativa del bisogno che c’è di parlare e di arricchire le conoscenze rispetto a questi disturbi.

Un ultimo consiglio per l’Associazione Midori

Midori è nata con l’intento di aiutare l’Altro e riconoscerne il valore e, a oggi, dopo anni di operato, mi sento di dire che ha fatto enormi passi abbattendo molti dei pregiudizi e dei falsi miti rispetto ai Disturbi Alimentari.

Continuare a fare formazione con il personale scolastico, gli istruttori sportivi, gli educatori e le famiglie è fondamentale per crescere in una società accogliente e inclusiva oltre che non giudicante verso il prossimo.

L’obiettivo di Midori, infatti, è di abbattere i muri del pregiudizio e creare ponti che possano permettere il passaggio dalla non informazione alla conoscenza di tutto ciò che sono, e anche non sono, i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Nonni…NON MANGIO! – Progetto di sensibilizzazione per i nonni e le persone adulte

Il progetto

“Nonni…NON MANGIO!” è un innovativo progetto di sensibilizzazione sui Disturbi Alimentari rivolto ai nonni e alle persone adulte, ideato dalla nostra Associazione e sostenuto interamente dal Comune di Schio, con il patrocinio dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana e della banca BCC di Verona e Vicenza.

In un percorso in avvio a ottobre, che si snoderà tra 6 incontri in presenza presso due sedi distinte, abbiamo voluto coinvolgere quella parte della famiglia che spesso per mancanza di informazioni non può essere di aiuto, pur avendone un grande desiderio.

Intendiamo quindi abbattere le barriere e i pregiudizi ancora esistenti e sensibilizzare i nonni e le persone adulte che potrebbero trovarsi di fronte ai primi segnali di DCA e farli divenire una nuova risorsa.

Come riconoscere questi primi segnali e come intervenire? Saranno alcuni dei temi trattati durante gli incontri, che saranno tenuti da professioniste del settore appositamente chiamate per loro.

Gli incontri, organizzati con la collaborazione dell’Università degli Adulti Anziani – Sede di Schio, Associazione La Famiglia e Il Focolare ODV, si terranno presso il Faber Box e il Centro Parrocchiale SS. Trinità a Schio.

Ringraziamo anche l’assessore Cristina Marigo del Comune di Schio che ha appoggiato da subito con entusiasmo questo progetto.

Per maggiori informazioni è a disposizione il programma cliccando sul bottone seguente!

Incontro di chiusura del “Progetto Bridge”

Giovedì 22 giugno si è tenuto l’incontro conclusivo del Progetto Bridge.
Per Midori, Laura Bernardi ha preso parte all’incontro e ci ha raccontato com’è andata!
“Bridge è stato un polo di accoglienza per le famiglie in condizioni di fragilità legata alla malattia di figli minori o giovani adulti, uno spazio di ascolto e di cura, un ponte tra l’ospedale e il territorio.
Sono tutte finalità che persegue Midori e che ci vede partner sostenitore assieme alla capofila ULSS8 Berica, al Comune di Vicenza, all’Associazione Vicenza for Children, alla Fondazione Dalla Vecchia, alla Croce Bianca Vicenza e alle Associazioni Convivium Vicenza e Kairos Donna.
All’incontro di chiusura hanno partecipato autorevoli personalità politiche, istituzionali e i responsabili del progetto che hanno illustrato il bilancio del primo anno di attività apportando poi interessanti spunti e riflessioni sugli sviluppi futuri del progetto.
La dottoressa Volpato ha spiegato che il lavoro con i gruppi (adolescenti- genitori) riguarda la RELAZIONE, pertanto il gruppo è luogo di cura e di elaborazione delle angosce, del grande senso di vuoto percepito dai ragazzi, ma anche esperienza di transizione che facilita la riattivazione e la ripresa di un processo di crescita.
L’adolescente è un individuo in continuo mutamento che obbliga gli adulti a continui cambiamenti. Dagli interventi è emerso che si dovranno sicuramente prendere in considerazione nuovi approcci educativi e cambiare stile di lavoro per accogliere e accompagnare la nuova generazione Z, ragazzi che interagiscono con modalità completamente diverse rispetto al passato (social, rapporto con i pari, ecc).
I genitori hanno diminuito l’autorità, hanno sostituito il NO con il perchè e il rapporto con i figli da verticale è passato ad essere un rapporto orizzontale.
Pertanto nei vari percorsi di cura e di accompagnamento bisognerà tenere conto dei nuovi modelli di comunicazione per poter entrare in sintonia ed avere un approccio relazionale più efficace.

Il dottor Meneghetti, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 8 Berica, ha affermato che per superare i pregiudizi sulle malattie mentali è bene parlare di sensibilità e non più di fragilità, cambiare narrazione significa superare gli stigmi ai quali spesso queste malattie sono relegate.

Ha quindi suggerito ai colleghi ad essere i primi a non avere pregiudizi sui pazienti, invitandoli a non esprimere diagnosi che etichettano il malato, perché le malattie della psiche hanno moltissime sfaccettature e queste variano da paziente a paziente.

Infine, Aurora Caporossi dell’Associazione Animenta ha raccontato com’è nata l’associazione, i progetti e le attività da essa proposte e lo studio di nuovi progetti che siano adatti ai cambiamenti delle nuove generazioni.

Un caloroso saluto alla Dott.ssa Martina Serafini!

Oggi vogliamo ringraziare di cuore la dottoressa Martina Serafini, che ha percorso con noi un pezzettino di strada all’interno del progetto “Origami”.

Martina aveva già fatto collaborato con altre attività per Midori, ma attraverso questo progetto, abbiamo avuto modo di conoscerla meglio.
Da luglio 2022 sino ad oggi, ha dato il suo apporto professionale al gruppo di auto mutuo aiuto per familiari e lo sportello psicologico a Valdagno.

Riuscire ad entrare in sintonia con le famiglie è un lavoro complesso, perché la sofferenza è tanta; il suo intervenire in modo misurato, ma sempre significativo, ha portato un importante contributo al gruppo.

Oltre al grande augurio di continuare a ad essere cosi appassionata del suo lavoro, dal gruppo AMA alcuni genitori a nome di tutti vogliono salutarla così…

S.
Alle nostre domande mai impreparata
Ai nostri sfoghi la comprensione mai mancata
Allo sconforto
Sei stata di grande supporto
È arrivato il momento che noi tutti ti ringraziamo di ❤e di un bellissimo proseguimento ti Auguriamo💜

G.
Io la voglio ringraziare per la sua frase che mi ha molto consolata: il lasciare andare non vuol dire non esserci stati
Grazie e tanta gioia per il futuro!

L.
Un semplice ringraziamento di vero cuore per il conforto che ci ha donato.
Gli auguri più belli, con tanto affetto, per questa nuova importante avventura della sua vita ❤️

Auguriamo quindi ogni bene a Martina!

Serata conviviale estiva

Carissime/i tutte/i

come da tradizione, eccoci per la serata conviviale estiva del gruppo AMA di Montecchio che però quest’anno abbiamo il piacere di estendere a tutti ma proprio tutti…. associati, partecipanti ai due gruppi AMA, volontari e simpatizzanti.

Abbiamo pensato che era bello ed importante “ritrovarsi” e con gioia vi proponiamo una bellissima passeggiata con un successivo incontro conviviale e di approfondimento “tra di noi”.

Invito speciale

Sabato 15 luglio 2023 – dalle ore 17 alle ore 21

vi aspettiamo con il cuore, sia per trascorrere un momento in “leggerezza” come abbiamo fatto nel passato (cena estiva sotto le stelle da Marina, cena estiva in veranda da Marta, camminata per i boschi con Sonia, ..), sia per darvi modo di sapere di più e riflettere su Midori.

Questo il programma:

Ø  ore 16.30 – 17.00 ritrovo sul piazzale delle ex- poste di Sant’ Urbano (si raggiunge salendo da Montecchio Maggiore)

Ø ore 17.00 partenza per la passeggiata: direzione Bernuffi, breve sosta per ammirare la bellissima fontana del FO tra Bernuffi e Sant’Urbano.

Ripartiamo e raggiungiamo il Lavello per arrivare alle ore 18.00 nella piazzetta della Chiesa Vecchia dove possiamo ammirare un’altra fontana.

Ø  ore 18.00- 19.30 incontro informativo per tutti all’interno della chiesa vecchia adibita ad auditorium, sarà presente anche Chiara Schiavon (formatrice di TERZOFILO) per un supporto al nostro stare insieme, condividere, riflettere.

Siamo particolarmente bisognosi di trovare aiuti per Midori, in quanto sollecitata da più parti ad essere presente e a rispondere ai fabbisogni delle famiglie, ma non solo.

Ø  ore 19.30 cena insieme: arrivano le pizze e ciacole, ciacole…. (contributo richiesto al partecipante)

Restano a disposizione per dettagli e per raccogliere le presenze entro il 10 luglio

Sara per gruppi AMA, mail: vicepresidente@associazione-midori.it

Marisa per volontari, mail: volontari@associazione-midori.it

Carla per associati, mail: carla.lappo@gmail.com

Convegno “I_m_perfetto” – Roma

Grazie infinite all’Onorevole Martina Semenzato che martedì 16 maggio nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera ha organizzato questo importante momento di confronto con le istituzioni, i testimonial e le associazioni di familiari, per parlare di body shaming e disturbi del comportamento alimentare.

Noi di Midori come le altre associazioni afferenti al Coordinamento Nazionale, siamo stati rappresentati dalla Presidente Avv.to Maddalena Patrizia Cappelletto.

Portare la voce delle famiglie a chi ha la responsabilità/possibilità di promuovere leggi a favore di miglioramenti nelle cure e nei servizi, per chi ogni giorno lotta contro i disturbi alimentari, è uno dei più grandi compiti del Coordinamento Nazionale, ed in questa occasione è stato fatto in sinergia con Consult@noi.

Noi genitori di Midori, crediamo sempre di più nel valore della condivisione delle idee e dell’alleanza, per questo non smetteremo mai di tessere relazioni, perché siamo convinti che in un futuro non molto lontano, di queste patologie se ne parlerà senza vergogna e senza stigma

Intervista a Barbara Gamba – L’impatto umano sul sociale di BCC Verona e Vicenza

Quando Antonella mi ha chiesto di intervistare la rappresentante di una banca, mi sono chiesta come mi ci sarei rapportata.

Ho sempre pensato alla banca come un luogo focalizzato sulla materia, emotivamente distante. E io che se non sento calore in ogni rapporto sto scomoda, come sarei entrata in relazione con qualcuno che rappresentava una banca? E come sarei riuscita ad abbinarla a quella cura, dedizione e sfumatura tenue che è Midori per me.

Poi ho fatto il numero che mi aveva dato Antonella… e mi ha risposto Barbara.
Barbara Gamba è la responsabile dell’ufficio soci di Banca BCC di Verona e Vicenza, ed è senza dubbio uno di quegli esseri umani che ti fa sentire a tuo agio.

La Banca BCC è una banca di credito cooperativo, questo significa che l’attenzione al volontariato e l’impegno sociale sono inscritti nel suo stesso DNA.

Mi ha stupito sentire Barbara spiegarmi come l’articolo numero 2 del loro statuto ha la missione di migliorare le condizioni sociali ed economiche del territorio dove la banca opera.
Insomma, questa banca non è un gelido custode di risparmi, bensì una entità che ha un impatto umano sul sociale.

Ho dovuto farmi spiegare i passaggi piccoli, quelli che mi aiutano a mettere a fuoco come le cose succedono per davvero. Barbara me li ha spiegati tutti con dedizione, per farmeli capire sia nella pratica che nel valore intrinseco.

Dunque: la banca è fatta di persone, e a me questa frase era sempre suonata uno slogan vuoto. Ecco, Barbara lo ha riempito.
Da oltre 15 anni è alla guida del dipartimento soci, composto da 4 persone che attraverso precise competenze si occupano di curare i rapporti della banca con il territorio.

Lo fanno organizzando azioni chiare ed efficaci come andare nelle scuole per insegnare la sicurezza stradale, sensibilizzare sulle tematiche ambientali e supportare realtà virtuose, specializzate in diversi ambiti. Midori è una di queste realtà.
Barbara ci ha tenuto tanto a trasmettermi come la riuscita di questa missione buona possa avvenire solo grazie a una grande sinergia, che include TUTTE le persone che lavorano in Banca BCC, e di cui lei e il suo team sono un ingranaggio.

L’incontro tra Barbara e Antonella si è realizzato grazie all’ esperienza diretta di un collega, che era entrato in contatto con Midori. Da subito Barbara e il suo team hanno compreso il valore dell’associazione e quanto fosse tangibile l’aiuto che Midori dava a chi aveva a che fare con i disturbi alimentari, e con la loro dolorosa complessità.
Hanno segnalato Midori alla direzione e da quel giorno del 2016, Banca BCC supporta costantemente Midori con piccoli contributi e prendendosi carico della realizzazione di tutti i materiali divulgativi.

Quest’anno Banca BCC ha anche inaugurato un premio speciale per le associazioni che più hanno fatto la differenza.

Il primo premio è andato a Midori. La cerimonia di premiazione, mi ha raccontato Barbara, è stata una occasione preziosa per dare vita a un incontro umano tra chi conduce le associazioni di volontariato e i soci della banca. Una occasione anche perché la dimensione “di persona” è ormai sempre più rara.

Antonella mi aveva detto di quanto si fosse sentita in soggezione all’idea di entrare in un ambiente lontano dalla sua confort zone per parlare con i soci di una banca.

Mi ha stupito sentire che Barbara aveva provato la stessa emozione nell’incontrare Antonella, e che per entrambe invece si era istaurata subito una sinergia capace di appianare l’ansia ed esaltare la positività.

Questo incontro è stato molto utile per i soci, mi ha poi detto Barbara, perché ha spostato i punti di vista e aperto uno sguardo emotivo.

C’è una dimensione che accomuna tutti: è quella delle relazioni e delle esperienze umane. Ognuno di noi tocca con le proprie mani le difficolta che ci attraversano e quelle che a volte catturano i nostri cari. Sia che la mattina entriamo in una banca, in una scuola, in un supermercato o un teatro, abbiamo tutti lo stesso luogo dove torniamo la sera: la nostra casa. Ed è di quella casa e delle persone che la popolano che desideriamo prenderci cura; augurandoci che esista una rete esterna di ascolto e supporto, capace di entrare in azione quando non possiamo farcela da soli. Banca BCC è parte di questa rete.

Grazie Barbara, mi è piaciuto parlare con te, mi hai regalato un calore che non mi aspettavo.

Articolo redatto da Angelica Vincenzi

XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare – Le iniziative dell’Associazione Midori

L’Associazione Midori, da inizio marzo, ha organizzato numerose iniziative in occasione della XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Scopriamo insieme le attività che ha proposto!

02 marzo 2023 – serata di sensibilizzazione per l’Ordine dei farmacisti di Vicenza

La serata è stata dedicata esclusivamente ai farmacisti dell’Ordine dei Farmacisti di Vicenza e ha visto la partecipazione attiva di numerosi professionisti.

Durante l’intervento si è creata una bella atmosfera partecipata e di collaborazione di rete. Il Presidente dell’Ordine ha confermato che l’incontro è stato molto apprezzato per la sensibilità delle volontarie, che per l’alto livello delle relazioni.

L’augurio comune è che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione!

15 marzo 2023 – Informagiovani e FaberBox di Schio

In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla sono stati distribuiti dai volontari del al Faber Box del Comune di Schio i fiocchetti lilla.
Le persone potevano indossarli, portarli in famiglia o donarli a un amico, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sui disturbi del comportamento alimentare.

Per saperne di più sull’iniziativa, leggi questo articolo!

Le volontarie di Midori distribuiscono i fiocchetti lilla e segnalibri

Le nostre volontarie hanno distribuito fiocchetti lilla in molti luoghi a Vicenza e provincia e i segnalibri come omaggio alle pazienti del Centro Provinciale dei Disturbi Alimentari.
Dove?

Siamo stati presenti a:
– Centro provinciale per i DCA di Vicenza
– FaberBox di Comune di Schio
– Biblioteca Civica Bertoliana
– Provveditorato di Vicenza
– Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola secondaria di primo grado A. Frank IC1 Montecchio Maggiore
– Comune di Montecchio Maggiore
– Farmacia Bressan Montecchio Maggiore
– Farmacia Bartolotta di Valdagno

Provveditorato di Vicenza

Comune di Montecchio Maggiore

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore

Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore

Farmacia Bartolotta di Valdagno

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

FaberBox di Comune di Schio

Biblioteca Civica Bertoliana

17 marzo 2023 – Ascoltare tra le righe

Serata di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare che si è svolta a Caldogno con focus sulle scuole.

La partecipazione è stata elevata, soprattutto per la presenza di molti docenti, oltre che di familiari. La sensibilità dimostrata da questa amministrazione e dirigenza scolastica, ci fa ben sperare in quanto fare rete per noi è proprio questo, cioè metterci assieme per unire le forze a beneficio dei ragazzi.

Un grande grazie a tutti i partecipanti, i professionisti coinvolti e in particolare all’Assessore all’istruzione del Comune di Caldogno Rita Franco e al Dirigente Scolastico Agostino Masolo per aver reso possibile la serata!