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La Dott.ssa Sala e il Dott. Munno del Centro provinciale DCA si raccontano

Marzo 15, 2023/in Interviste /da Midori Blog

La Dott.ssa Alessandra Sala, dirigente medico psichiatra, responsabile del Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso di Vicenza e il Dott. Vincenzo Munno, dirigente medico endocrinologo, referente medico del Day Hospital del Centro disturbi alimentari, ci raccontano il loro impegno quotidiano e la collaborazione con la nostra Associazione nel progetto finanziato dalla Chiesa Valdese.

 

Buongiorno Dott.ssa Sala e Dott. Munno, grazie per il vostro tempo!

Quanto conta la collaborazione con l’Associazione Midori per il Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso?

 

Quella con l’Associazione Midori è una collaborazione fondamentale per il nostro Centro.

L’Associazione rientra tra quelle riconosciute dal Dipartimento di Salute Mentale e come tale partecipa all’Assemblea del Dipartimento. Entra inoltre a far parte del tavolo Regionale sui disturbi alimentari a cui il Centro a sua volta aderisce.

 

L’Associazione si pone come interfaccia tra utenti, famiglie e Servizio, diventando punto di riferimento per quei familiari che nel lunghi percorsi di cura di un loro caro necessitano di supporto, incoraggiamento, informazioni, ecc..

Essere sostenuti da altri familiari “esperti” può fare la differenza e questo tipo di supporto va ad integrarsi e completare gli interventi specifici che vengono forniti dai Centri di cura ai familiari (percorsi psicoeducativi, trattamenti familiari o individuali ecc..).

 

L’associazione è uno sostegno e allo stesso tempo uno stimolo alle iniziative del Centro.

Il sostegno è diretto e indiretto, nel primo caso perché finanzia progetti e attività che vengono effettuate al Centro.

Midori è stata in particolare molto utile nel sostenere i costi non previsti dall’Azienda Aulss, ma importanti nel percorso riabilitativo dell’utenza (ad esempio per attività come yoga, arte terapia, pet terapy, musicoterapia).

 

Indirettamente ci sostiene invece seguendo lo sviluppo del Centro e le sue attività, dando feed-back sia alla Direzione Aulss che alla stampa, valorizzando e informando familiari e cittadini sul funzionamento del Centro e in generale sui percorsi di cura per questi disturbi.

 

Questa collaborazione si è sviluppata anche con attività più specifiche di informazione ed educazione rivolte alla popolazione, o a specifici target: conferenze, incontri aperti al pubblico generale, oppure progetti educativi e preventivi per studenti, insegnanti ecc,

 

Infine l’associazione è uno stimolo nell’indicare lacune o nel raccogliere la domanda degli utenti, nonché nell’evidenziare nuovi bisogni: di qui lo stimolo a lavorare su nuovi progetti ad esempio quelli rivolti alle scuole, l’attività per i fratelli, l’attività a domicilio, ecc.

 

 

Tra gli altri progetti, avete potuto beneficiare attraverso l’Associazione Midori del sostegno della Chiesa Valdese. Ci potete raccontare quali sono le attività che sono state rese possibili grazie a questi fondi?

 

Il trattamento dei gravi disturbi dell’alimentazione, particolarmente l’Anoressia nervosa e la Bulimia nervosa necessita di interventi multidisciplinari e diversi livelli di cura.

Il trattamento ambulatoriale è il primo e il preferibile quando le condizioni cliniche lo permettono mentre i livelli più intensivi di ricovero semiresidenziale in day hospital o residenziale si rendono necessari nei casi più gravi.

In particolare sono più a rischio per possibili ricadute i periodi successivi alla conclusione dei trattamenti più intensivi.

 

Per questo motivo abbiamo realizzato un intervento specifico di assistenza con terapeuti specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari “a domicilio”, rivolto soprattutto agli utenti al termine del trattamento riabilitativo semiresidenziale in day hospital e, in casi selezionati, agli utenti in attesa di iniziare il trattamento riabilitativo in day hospital.

 

Questo intervento “a domicilio” ha avuto lo scopo di supportare l’utente nell’ambito del suo contesto familiare.

 

Avete riscontrato dei miglioramenti o un impatto positivo?

 

Sono stati effettuati incontri di preparazione sia con gli utenti che con i genitori per presentare il progetto e degli incontri settimanali di intervento in base alla gravità.

 

Possiamo dire di aver avuto un riscontro decisamente positivo, sia per la riduzione delle ricadute nel periodo successivo alla conclusione dei ricoveri riabilitativi che per l’attenuazione del peggioramento nella fase preparatoria al ricovero in day hospital.

 

Quali sono i professionisti che sono stati coinvolti oltre a voi?

 

Gli interventi “a domicilio” sono stati attuati con due figure professionali, una psicologa e una dietista formate e specializzate nel trattamento dei disturbi alimentari con la supervisione e il coordinamento medico, focalizzando l’attività sull’osservazione e il supporto nella gestione dei pasti in questi contesti e mirando ad una più funzionale competenza anche dei familiari presenti (genitori, fratelli, sorelle, nonni).

 

Come sono cambiati, secondo la vostra esperienza, l’approccio e la conoscenza ai DCA in questi anni?

 

I disturbi alimentari sono patologie complesse e multifattoriali; sappiamo che per manifestarsi necessitano di una serie di condizioni favorenti, genetiche, familiari, sociali e biologiche.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito non solo ad espressioni della malattia quasi sconosciute in passato (basti pensare ai disturbi che oggi definiamo ortoressia e vigoressia) ma anche alla progressiva precocità dell’età di esordio anche delle malattie più gravi come l’anoressia nervosa o all’aumento di queste malattie nei soggetti di genere maschile.

 

Le nuove conoscenze in ambito scientifico e una sempre maggiore sensibilizzazione su queste malattie ha permesso di strutturare dei trattamenti sempre più efficaci e tra i tanti ci piace sottolinearne uno che si è dimostrato particolarmente utile, il coinvolgimento dei familiari nella terapia.

Infatti, la ricerca ha dimostrato i vantaggi delle tecniche terapeutiche familiari, dei trattamenti basati sulla famiglia e del coinvolgimento attivo dei familiari quale risorsa indispensabile nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.

 

Infine, per i cambiamenti nella società negli ultimi decenni, che hanno progressivamente ridotto il tradizionale sostegno una volta offerto da conoscenti e familiari, rivestono sempre più importanza forme alternative di aiuto reciproco come ad esempio i gruppi di auto-aiuto.

 

Cosa potrebbe fare l’Associazione Midori per migliorare la sensibilizzazione e la conoscenza di queste patologie?

 

Se parliamo dell’informazione in generale in questi anni si è assistito a un notevole aumento di interesse su queste tematiche, con utilizzo di modalità di comunicazione di maggior impatto sul grande pubblico (docufilm in tv, utilizzo dei social, ecc..).

Non sempre purtroppo le informazioni veicolate sono corrette e può esserci il rischio di impattare in modo negativo sulla popolazione giovanile (ad esempio stimolando comportamenti di imitazione), ma sicuramente c’è una conoscenza maggiore del problema con diminuzione dello stigma e maggiore possibilità di arrivare a chiedere aiuto in tempi brevi.

Se parliamo invece delle conoscenze nel mondo scientifico, si è verificato negli ultimi anni un trend di crescita per quanto concerne il lavoro di ricerca e di studio in questo campo: sappiamo di più sulle basi genetiche e biologiche dei disturbi, ma anche quali sono gli approcci di cura con maggiori evidenze scientifiche.

Tutto ciò è recepito da linee guida e protocolli, sia a livello di società scientifiche che per quanto riguarda le legislazioni nazionali e regionali (vedi il recente il PTDA della Regione Veneto).

 

Un consiglio a tutte le volontarie dell’Associazione Midori

 

Direi di continuare quello che sta già facendo!

 

Il lavoro dell’Associazione degli ultimi anni, le iniziative pubbliche come il Forum, le conferenze e pubblicazioni hanno certamente contribuito a migliorare la conoscenza del problema a livello locale, presso la popolazione generale, ma anche in chi può trovarsi più direttamente coinvolto nei percorsi di cura (famiglie, insegnanti, gli stessi operatori sanitari), abbassando lo stigma e l’isolamento in cui utenti e familiari in passato si sono trovati.

 

C’è sicuramente ancora molto da fare a livello politico/amministrativo, in quanto le risorse destinate alla cura restano inferiori alle necessità, specie tenendo conto che dell’aumento di richieste verificatesi degli ultimi anni e del cambiamento di tipologia dell’utenza (abbassamento dell’età di esordio, multiproblematicità dei casi in trattamento, ecc…).

Infine è fondamentale che le associazioni sostengano progetti di ricerca e tengano vivo l’interesse dei media, perché non considerino questo argomento una “moda” passeggera, ma a loro volta stimolino le istituzioni a occuparsi del problema.

 

Il consiglio ai volontari e volontarie Midori è di tenere vivo l’entusiasmo che li caratterizza e la solidarietà e la vicinanza che esprimono a chi si avvicina all’Associazione.

L’invito è di proseguire con le iniziative già in atto, mantenendo sempre lo spazio di accoglienza e supporto alle famiglie con gli sportelli e i gruppi di auto-aiuto.

 

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2023/03/COVER-FB.jpg 924 1640 Midori Blog https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png Midori Blog2023-03-15 15:16:242023-03-20 19:53:13La Dott.ssa Sala e il Dott. Munno del Centro provinciale DCA si raccontano

Elena Fioraso, dietista, si racconta a Midori

Febbraio 9, 2023/in Interviste, News /da Midori Blog

Elena Fioraso, dietista e collaboratrice per progetti finanziati dall’Associazione Midori, ha scelto di raccontarsi.

Da quando è iniziata la sua collaborazione con Midori quali sono stati o sono i progetti che l’hanno coinvolta?

Sono stata contattata dalla Presidente Antonella Cornale che mi ha proposto di collaborare. Midori la conoscevo perchè avevo chiesto di fare tirocinio al Centro Provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Vicenza e lì l’ho scoperta. Ho seguito in tutto tre progetti da agosto 2021, in supporto ai due dietisti che già c’erano.

Il primo progetto che ho seguito (finanziato con risorse del 5×1000) mi ha impegnata al day hospital e in ambulatorio, a seguito del notevole aumento dei casi (situazione aggravata dagli effetti post-Covid).

Nel secondo è stato finanziato dalla Chiesa Valdese e si è concluso a dicembre 2022, il mio lavoro consisteva nella gestione dei pasti a domicilio, ossia l’assistenza durante i pasti con l’aiuto e l’affiancamento anche della psicologa.

Il terzo e ultimo progetto (finanziato con una donazione) si è reso necessario per coprire provvisoriamente la sostituzione di una dietista; sempre al day hospital ma anche al bisogno per alcune visite ambulatoriali.

Come ha vissuto questi incarichi e cosa le hanno portato a livello personale e professionale?

Mi ha fatto molto piacere la proposta di rinnovare la collaborazione.

Nei disturbi alimentari si vedono spesso situazioni molto difficili e si ha a che fare con ragazzi a volte anche molto giovani, principalmente dai 12 ai 19 anni.

Purtroppo non si tratta di intervenire su una semplice patologia, ma di situazioni più complicate che coinvolgono a 360° la persona.

In questo senso, rispetto agli altri centri privati in cui ho esercitato, ho avuto la possibilità di lavorare in equipe e conoscere anche il lavoro di altre figure, perchè ogni singolo ragazzo è preso in carico da diversi professionisti.

Ci sono tante persone che collaborano per lo stesso caso.

L’Associazione Midori cerca di essere in prima linea nella sensibilizzazione dei disturbi alimentari e nel supporto al Centro DCA, secondo la sua esperienza com’è cambiata la conoscenza di queste patologie?

Rispetto ad anni fa, quando i disturbi alimentari non erano considerati come una malattia, c’è molta più ricerca del problema e informazione anche attraverso le scuole.

Il covid e l’emergenza sanitaria hanno causato una crescita esponenziale dei casi, quindi l’attenzione si è inevitabilmente alzata.

In questi ultimi tempi, poi, si è abbassata tanto l’età media di insorgenza, ma forse questo dipende anche dal fatto che adesso c’è più consapevolezza e quindi ci si accorge prima.

Un consiglio e un augurio per l’Associazione Midori

Per me Antonella e tutti i volontari stanno facendo un ottimo lavoro, sono molto preparati.

La mia speranza e l’augurio è che riescano ad avere sempre più fondi e a farsi conoscere di più così da riuscire a portare avanti tante attività di informazione e sensibilizzazione.

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2023/02/COVER-FB-1.jpg 924 1640 Midori Blog https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png Midori Blog2023-02-09 21:21:472023-02-13 20:59:51Elena Fioraso, dietista, si racconta a Midori

Progetto Origami per la Valle dell’Agno. Il rinforzo dello sportello di ascolto a Valdagno.

Agosto 3, 2022/in Interviste, Le Voci di Midori, Progetti /da midori

Prende il via la seconda attività del progetto “Origami” per la Valle dell’Agno: il rinforzo dello sportello di ascolto a Valdagno, con una psicologa dedicata.

Lo sportello di ascolto – già attivo nel territorio con volontari che forniscono informazioni di base sui disturbi alimentari e i centri di cura – si amplia con un ulteriore supporto e di carattere professionale.

Da mercoledì 10 agosto 2022, ogni mercoledì dalle 17 alle 20, su appuntamento, sarà infatti disponibile una psicologa con il compito di accompagnare la famiglia, della persona che si presume abbia un disturbo alimentare, con un sostegno specifico, ed è  in programma una prima visita valutativa al Centro Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza – ULSS 8 Berica.

Per Midori, questo è un altro progetto-pilota fortemente voluto, per rispondere ancora di più alla nostra missione ossia essere un aiuto concreto per le famiglie, nel periodo più difficile e buio dove la preoccupazione per il proprio figlio/a è molto alta e non si sa come comportarsi.

Alle famiglie inserite nel progetto saranno riservati 1-2 incontri gratuiti.

Per informazioni chiamare, di martedì o giovedì mattina, il 347 9634036 (Antonella) o 338 7995009 (Sonia).

Oppure scrivere una mail a info@associazione-midori.it

SCARICA LA LOCANDINA

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2022/08/Midori-copertina-Blog-1500X750.png 750 1500 midori https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png midori2022-08-03 15:16:442022-08-03 16:42:35Progetto Origami per la Valle dell’Agno. Il rinforzo dello sportello di ascolto a Valdagno.

Lo spazio LE VOCI DI MIDORI, parole che raccontano storie

Luglio 11, 2022/in Interviste, Le Voci di Midori, Progetti /da Marisa Cacciavillan

Qualche mese fa, Midori ha aperto una porta nuova che si affaccia su di uno spazio inedito, dedicato ai famigliari di coloro che soffrono di disturbi alimentari, e popolato dalle parole che raccontano le loro storie. Questo spazio si chiama LE VOCI DI MIDORI.

 

L’associazione Midori è nata da queste stesse storie ed è stata costruita dalle mani e dalle speranze di coloro che le hanno vissute in prima persona. Eppure, ci siamo accorti che le testimonianze trasmesse a voce creavano emozioni e insegnamenti che tendevano a passare con il tempo, quello stesso tempo che detta i termini e le regole della memoria in ognuno di noi.

 

Da qui nasce l’esigenza di questo spazio speciale, in cui le stesse testimonianze vengono narrate attraverso la scrittura, su cui il tempo non ha potere di effettuare alcuna modifica o cancellazione.

Christian e la sua intervista sono stati il primo passo all’interno di LE VOCI DI MIDORI, la possiamo ritrovare qui https://www.associazione-midori.it/2022/04/15/il-coraggio-del-cambiamento/, mentre oggi iniziamo a camminare tra le parole di una sorella, che chiamiamo Silvia.

 

E’ una storia fortissima e autentica perché è fatta di verità, le parole si possono toccare perché l’immaginazione, con dolore estremo, ha dovuto cedere all’esperienza tangibile della pelle. Silvia ha 16  anni, la sua giovane saggezza ci ha fatto fermare.

Le VOCI DI MIDORI è una rubrica che si lega anche al progetto NEW FAMILY, dedicato esclusivamente alle sorelle e ai fratelli di coloro che soffrono di disturbi alimentari e che con loro li affrontano ogni giorno.

 

Lettera di Silvia:

“A 14 anni non è giusto passare quello stai passando tu, i tuoi mostri nella testa ti lasciano senza aria, affanni anche a parlare, anneghi nei tuoi pensieri, i tuoi occhi non brillano più di luce propria.

 

Ogni tanto però cedi a una risata, a un sorriso che raccolgo dal pavimento e me lo tengo stretto come se fosse un miracolo, a volte ne lasci in giro alcuni pezzi, allora li raccolgo e li metto assieme per ricordarmi che mi sorella vive ancora.

 

Ogni volta che sorridi mi sento viva, ossigeno per i miei polmoni, come una corsa sotto la pioggia, bagnata e fredda ma la sensazione è di provare qualcosa.

Non so bene come reagirò se ti ricovereranno, sei parte di me, di tutto ciò che sono, ormai non riesco nemmeno più a piangere per te, ma ogni tua giornata no crea in me sentimenti contrastanti e mi inducono a guardare un vuoto abissale e chiedermi perché?

 

Perché a te? ma cerco di ricordarmi attraverso foto, video, istanti che sei viva, mia sorella è ancora lì, sotto tutti quei mostri, e piano piano, passo dopo passo stai scalando le loro spalle, con le mani piene di sangue tu continui a farlo; ogni sorriso è un pugno allo stomaco di quei parassiti, non hai paura di guardali negli occhi, ogni tanto ti spaventi e ti nascondi in un angolo ma il giorno dopo tu ci riprovi, ci riprovi e ci riprovi ancora, ti alzi dal letto, vai a scuola, parli con le persone, è una tua vittoria, in quel momento loro stanno perdendo, sono sicura che tornerà mia sorella e io la aspetterò qui a braccia aperte, puoi farcela, è tutto nelle tue mani.

 

La vita può far schifo lo so, può esserci il diluvio, una pioggia torrenziale che non ti fa camminare, ma anche solo alzare lo sguardo vuol dire vivere, alza lo sguardo , hai amici che ti amano, noi che ti amiamo, il tuo fisico è stupendo in ogni sua imperfezioni, la perfezione che ti ostini ad ambire è una falsa, un’utopía della società  ti chiedono sempre di più, non arriverai mai dove vogliono loro, non cambierei nulla di te Vi’, nulla, sei imperfettamente perfetta così, ti amo .”

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2022/07/10.png 750 1500 Marisa Cacciavillan https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png Marisa Cacciavillan2022-07-11 07:41:242022-07-11 07:45:59Lo spazio LE VOCI DI MIDORI, parole che raccontano storie

Convegno online sui DCA – 13 Marzo 2021 – Raccolta Fondi Coordinamento Nazionale DA

Febbraio 9, 2021/in Interviste, News /da midori
L’Associazione Midori fa parte del Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari.
Durante le riunioni del Coordinamento, è stata attivata una raccolta fondi per finanziare le spese di un evento che si terrà online il 13 marzo 2021.
Per farsi un’idea sui temi e le finalità del convegno clicca su: https://www.youtube.com/watch?v=0dBIwsfXh5Q…
Per donare, è sufficiente registrarsi a: www.reallyfriend.com/it
Nessuno si salva da solo! Insieme si fa la differenza

 

 

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2021/02/Midori-copertina-Blog-1500X750-2.png 750 1500 midori https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png midori2021-02-09 15:03:292021-02-09 15:04:26Convegno online sui DCA – 13 Marzo 2021 – Raccolta Fondi Coordinamento Nazionale DA

Conclusi i lavori per il rifacimento degli arredi del CDA di Vicenza finanziati da Midori

Gennaio 28, 2021/in Interviste, News /da midori

Il progetto, ideato e finanziato dall’Associazione Midori,  è nato dalla necessità di rendere più accogliente e funzionale lo spazio del nuovo Day Hospital che da novembre 2019 è incardinato nella nuova sede del Centro Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Pur rinnovato rispetto al precedente e organizzato secondo gli standard ospedalieri, il DH si presentava piuttosto freddo e impersonale.

È un Day Hospital dedicato a chi, soffrendo di disturbi del comportamento alimentare, necessita di cure ed assistenza semi residenziale. Per il 90% si tratta di ragazze tra i 15 e i 18 anni che, in regime di ricovero, trascorrono dalle 4 alle 8 ore al giorno in questa struttura, anche per molti mesi.

La loro riabilitazione alimentare si compone anche di attività extra sanitarie, come la didattica, le occupazioni creative di tipo manuale e il riposo. Midori si è voluta concentrare sul rendere il più possibile confortevole e armonioso l’ambiente in cui si svolgono queste attività.

All’ingresso, è stato ricavato uno spazio colorato e attrezzato, dove appendere le giacche e posare borse e zaini. Sulla parete del corridoio principale, all’illustratrice Dafne Francesca Vignaga è stato affidato il compito di realizzare un murales che rappresenti il viaggio (come simbolicamente lo è quello delle pazienti verso la guarigione).
Per approfondire, si può leggere l’intervista presente nel sito (cliccare qui)

La zona studio è stata arredata con scrivanie su misura e librerie funzionali, la zona relax presenta un comodo divano e tavolini e, nella zona laboratorio, ampie scaffalature contengono il necessario per i lavori manuali.

L’architetto Alessandro Carboniero ha curato il progetto e seguito i lavori, in collaborazione con lo Studio di Architettura Brombini e Saccardo di Vicenza. Con entusiasmo e piena generosità si sono dedicati a questa delicata trasformazione, ricevendo in cambio la sola, enorme soddisfazione di sapere le ospiti a proprio agio.

Parti fondamentali dell’ingranaggio sono stati anche gli artigiani e i fornitori coinvolti, che con grande disponibilità hanno adattato i loro tempi alle necessità di funzionamento del Centro e hanno fatto il massimo per ridurre al minimo i loro costi.

L’intero importo dei lavori è stato finanziato con il ricavato della Raccolta Fondi Aiutaci a colorare la vita dei nostri ragazzi, condotta dall’Associazione nel 2019.

Grazie alla generosità di tantissime persone sono stati raccolti quasi 7.000 euro, a cui si sono aggiunti altri 4.000, prezioso contributo della Fondazione San Bortolo di Vicenza.

Per l’Associazione Midori, il compimento di questo ambizioso progetto rappresenta un fondamentale tassello che va ad aggiungersi agli altri, già conclusi o in corso d’opera, sempre destinati a migliorare la vita delle persone che soffrono di Disturbi dei Comportamenti Alimentari e delle loro famiglie.

https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2021/01/Midori-copertina-Blog-1500X750.png 750 1500 midori https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png midori2021-01-28 10:45:002021-01-28 14:02:00Conclusi i lavori per il rifacimento degli arredi del CDA di Vicenza finanziati da Midori

Francesca Dafne Vignaga ci racconta il murale realizzato per Midori presso il Centro DCA di Vicenza

Settembre 15, 2020/in Interviste, News /da midori

di Martina Rini

Francesca Dafne Vignaga è un’illustratrice, un’autentica illustratrice.
Nel senso che non si limita a rappresentare visivamente un testo o una storia, nei ritagli del suo tempo.
Non reinterpreta lo stile di un altro illustratore o adatta il suo linguaggio alle esigenze di un editore, di un committente. Dafne vive per e con le sue illustrazioni, traducendo il mondo attraverso un personalissimo linguaggio.

Se la incontri di persona o semplicemente vedi una sua fotografia, intuisci quanta continuità ci sia tra lei e il suo lavoro, quest’ultimo concordemente descritto come un “tripudio di segni delicati racchiudenti una grande forza, una profonda emozione“.

Per l’Associazione Midori, Dafne ha realizzato un murale, nella parete del corridoio centrale dell’Area Ricovero Diurno del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare, presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza.

Inaugurata il 16 Dicembre 2019, la nuova sede offre spazi adeguati alle visite ambulatoriali ed al day-hospital. Alcune ragazze e ragazzi vi passano mediamente dalle quattro alle otto ore al giorno, spesso per molti mesi, inevitabilmente questi spazi diventano una sorta di seconda casa anche per le loro famiglie.

È constatato che ambienti di cura sereni e ospitali favoriscono uno stato mentale positivo, che si traduce in vitalità ed energia nell’affrontare al meglio il percorso di guarigione. Per questo motivo, particolare attenzione bisogna dedicarla al colore oltre che all’arredo in quanto – come sosteneva il progettista Frank Mahnke – il colore non può essere considerato soltanto una questione di arte e bellezza o un semplice elemento decorativo, ma ha una vera e propria funzione se finalizzato al benessere ambientale, poiché coinvolge fattori umani e psicologici.

Forte di questa convinzione, Midori ha lanciato una raccolta fondi sul web nell’ottobre 2019 – per l’acquisto di arredi, attrezzature tecnologiche e la realizzazione di un murale – raggiungendo in breve tempo la cifra di 7.000 euro, a cui se ne sono aggiunti altri 4.000 grazie al sostegno della Fondazione San Bortolo.

Tra i cinque artisti invitati da Midori a presentare una proposta per il murale, quella di Dafne Vignaga è risultata la più idonea.
Il murale rappresenta una ragazza seduta in una barca, dalle cui mani escono fiori colorati.


Dafne, com’è stata la sua esperienza di lavorare al Centro per i DCA?
È stata un’esperienza serena, appagante e arricchente.
Sono stata molto felice di non lavorare racchiusa tra le mura del mio studio, in solitudine. Ho impiegato una decina di giorni per completare il murale che misura circa quattro metri e mezzo per due di altezza. Giorni trascorsi in compagnia delle ospiti, del personale e dei medici del Centro.
Ogni tratto del mio lavoro ha preso forma sotto gli occhi di tante persone, soprattutto di quelle che poi avrebbero dovuto conviverci per buona parte delle loro giornate.
Mi ha fatto piacere condividere il mio progetto con le ragazze ricoverate al Centro prima di iniziare il lavoro, per ascoltare il loro pensiero a riguardo Ne è scaturito un confronto costruttivo che ha fatto sì che l’opera crescesse in piena armonia.
La scelta di non incorniciare il murale, non definirgli dei limiti, è stata decisa con le ragazze, per togliere i confini netti all’immagine e permettere magari in un secondo momento di ampliarlo nei muri adiacenti.

Tecnicamente, come si lavora a un’opera così grande?
Non è facile lavorare su un’ampia dimensione perchè la parete scelta si trova in un corridoio e non c’è possibilità di vedere l’immagine da lontano nella sua interezza. Comunque sia, con le dovute accortezze, definendo e tracciando le proporzioni di massima, ho proseguito con i vari elementi. Amo dedicarmi ai dettagli, a volte in maniera quasi maniacale. Ogni piccolo segno concorre nel creare un’immagine armonica nel suo insieme.

Restando in tema di particolari, perché il soggetto del murale ha gli occhi chiusi e non ha la bocca?
Tenere gli occhi chiusi ci permette di “ascoltare” meglio le emozioni. “Ascoltare fortemente” le emozioni è una caratteristica primaria delle persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare, per me era fondamentale evidenziarlo. È una particolarità che può rappresentare un autentico disastro quando non la sai gestire, ma può trasformarsi in un punto di grande forza se impari i codici.

C’è poi la questione della bocca…
Quando ho sottoposto il bozzetto a Midori, la ragazza rappresentata non aveva la bocca. Non riuscivo a darle una forma, mi bloccavo in continuazione. Ho deciso che l’avrei disegnata per ultima, ma quando è arrivato il momento qualcosa mi ha frenata e ho deciso che l’avrei presentato così, senza nessuna bocca, ne avrei discusso in seguito con le ragazze, per capire cosa ne pensassero. Mi ha colpito molto il fatto che tutte fossero concordi e molto decise sul fatto di non disegnarla affatto.
La ragazza sulla barca “parla” attraverso le sue mani, attraverso una natura viva e colorata che esce da lei e che, per chi sa “ascoltare”, racchiude molti significati.

I fiori, le foglie, gli animali sono elementi tipici delle sue opere. Che rapporto ha con essi?
Io mi definisco una persona selvatica. Vivo il più possibile a contatto con la natura. Ho un rapporto molto forte con terra, alberi, fiori, animali e insetti… E’ il mondo che amo di più, quello che preferisco e quello che scelgo di rappresentare perché ogni giorno mi stupisce per la sua armonia, per la sua forza, nella sua totalità e nei suoi dettagli microscopici e straordinari.

Nel murale ho scelto di inserire i fiori che preferisco, quasi tutti sono fiori presenti nel mio giardino. Altri sono fiori di campo, i più semplici, per me i più belli.

Cosa prova quando immagina la sua opera nella quotidianità del Centro?
Mi piace pensare che il mio lavoro possa contribuire a  rendere più colorate le giornate grigie, che possa dare un respiro luminoso, magari un po’ di magia.

L’ho creato sorridendo e con il cuore sereno. Spero che oltre all’opera tangibile, un po’ di questa intenzione possa arrivare a destinazione.

Crede che l’arte e il colore possano influenzare il benessere delle persone? Che promuovere anche l’illustrazione, nelle strutture ospedaliere, possa  favorire occasioni di riflessione e di serenità?

Credo fortemente che l’Arte in tutte le sue forme – dalla pittura alla musica, al teatro etc – sia fortemente terapeutica. Ha un canale di comunicazione diretto con la nostra anima, con la nostra parte istintiva, spontanea, libera, autentica.
L’arte, con l’armonia che può generare, può curare molto più di quel che si pensi. Ne sono assolutamente convinta e credo bisognerebbe promuoverla in ogni ambito.
L’illustrazione è il mezzo che per il momento considero più adatto a me perchè trovo grande ispirazione nelle parole. Le parole sono magiche (anche se spesso le diamo per scontate), possono offrire grandi possibilità espressive e favorire ponti di comunicazione inaspettati, anche con le nostre parti d’ombra.

www.francescavignaga.com

 

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https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/francesca-dafne-vignaga-midori-disturbi-comportamento-alimentare-vicenza-copertina-1.jpg 750 1494 midori https://www.associazione-midori.it/wp-content/uploads/2020/09/Logo-Midori-2.png midori2020-09-15 12:27:512021-01-29 09:55:15Francesca Dafne Vignaga ci racconta il murale realizzato per Midori presso il Centro DCA di Vicenza

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