La festa del volontariato in piazza
La nostra associazione ha partecipato anche quest’anno all’iniziativa del CSV di Vicenza “Azioni Solidali Vicentine”.
L’evento, tenutosi il giorno 1 ottobre in Piazza dei Signori a Vicenza, è stata l’occasione per festeggiare, insieme alle altre associazioni del territorio, il volontariato in ogni sua forma.
Quest’anno in occasione del 25° anno del CSV di Vicenza, l’appuntamento è raddoppiato, facendo proseguire la festa anche la domenica 2 ottobre 2022.
Per noi è stata occasione di incontro e scambio sia con le associazioni che con le molte persone che sono passate a trovarci.
Il questionario sui Disturbi del Comportamento Alimentare
Alle persone che passavano dal nostro banchetto veniva proposto un questionario da compilare sui Disturbi del Comportamento Alimentare; un modo per noi di capire il livello di conoscenza medio delle persone e per loro di interrogarsi sul tema.
Abbiamo avuto una buona adesione e alla fine della giornata abbiamo raccolto i dati per poi analizzarli.
La testimonianza
La nostra volontaria Federica, che era presente alla giornata, ha voluto darci il suo punto di vista!
“Ciao a tutti! È la prima volta per me su questo canale e sono veramente onorata di avere questo piccolo spazio per scambiare qualche idea qui con voi.
Dopotutto… se ci scambiamo qualcosa entrambi rimaniamo con un unico oggetto a testa, se invece ci scambiamo delle idee ognuno di noi avrà due idee in testa.
L’occasione che mi vede prendere la parola nella nostra newsletter è la manifestazione “Azioni Solidali del CSV di Vicenza” che ci ha visto partecipare, insieme a numerosissime altre associazioni del territorio, ad un evento di sensibilizzazione e divulgazione della nostra Mission!
Il 1 ottobre, infatti, alcuni dei nostri volontari hanno gestito uno stand in Piazza dei Signori a Vicenza e si sono messi in gioco per presentare Midori alla cittadinanza, soprattutto grazie ad un piccolo ma efficace mezzo: un questionario!
Si trattava di una breve serie di domande, tra cui “Come definiresti i disturbi alimentari?” oppure “Secondo te, esiste una fascia d’età maggiormente colpita da questi disturbi?”, allo scopo di attirare l’attenzione dei passanti sulla tematica, creando così delle opportunità di diffusione delle informazioni e del materiale illustrativo e raccogliendo così dei dati che diano un feedback del sapere comune sulla questione che ci sta tanto a cuore.
Gentilmente e con curiosità, hanno acconsentito a rispondere al questionario ben 25 persone, sebbene alcune di loro abbiano risposto anche insieme ai propri accompagnatori. Nonostante non sia un numero rappresentativo nel senso scientifico della parola, vediamo un po’ cosa è emerso dalle loro risposte…
Alla domanda “Quanto ne sai dei disturbi alimentari? Indicaci almeno due disturbi dell’alimentazione”, la maggior parte degli intervistati ha correttamente indicato anoressia e bulimia come risposte.
Molti di loro hanno inserito anche l’obesità tra i disturbi alimentari, sebbene non faccia parte dei disturbi mentali perché determinata da diversi altri fattori, mentre solo un interlocutore ha accennato all’esistenza del disturbo da Binge Eating.
5 partecipanti, inoltre, hanno inserito tra i disturbi alimentari le allergie alimentari o la celiachia. Queste risposte ci portano a pensare come ci sia ancora molta strada da fare sulla corretta comunicazione di cosa si intenda per disturbi alimentari, che vengono ancora confusi con difficoltà legate alla digestione (es. celiachia) e vengono associati maggiormente all’aspetto fisico piuttosto che al malessere psicologico (obesità VS binge eating).
Quando abbiamo chiesto ai passanti come definissero i disturbi dell’alimentazione, la maggior parte di loro ci hanno risposto “la manifestazione di un disagio” e “una malattia vera e propria”, con rarissime eccezioni. Sicuramente, in queste risposte è stata colta la portata emotiva e disfunzionale che un disturbo alimentare rappresenta, che viene riconosciuta ampiamente dalla comunità.
I partecipanti al questionario hanno risposto all’unanimità che a soffrire di disturbi alimentari sono persone di entrambi i sessi, ma con una preponderanza femminile: avanti tutta!!
Maggior confusione emerge invece riguardo alle età di esordio, a tal punto che qualche rispondente ha scelto più di una risposta nell’indecisione!
6 risposte hanno individuato l’età d’esordio tipicamente tra i 14 e i 18 anni, 5 tra i 16 e i 25, 1 sopra i 13 e 1 sotto i 14 anni, 4 non sa quale fascia età sia la maggiormente colpita e altri 4 non credono che ci sia una fascia d’età più coinvolta dal problema.
La confusione è però subito giustificata, infatti la fascia maggiormente colpita attualmente sembra essere quella tra i 16 e i 25 anni, ma sta scendendo sempre di più!
Come sappiamo, infatti, la psicologia non è una scienza esatta, ma proprio perché ha a che fare con l’essere umano, sta al passo con i cambiamenti e con l’evoluzione storica e sociale. È così che le statistiche di esordio stanno sempre più slittando verso il basso, andando a comprendere anche i preadolescenti tra gli 11 e i 12 anni che manifestano sempre più precocemente i sintomi dei disturbi alimentari.
Queste poche informazioni sono davvero preziose per la nostra associazione per avere il polso della situazione su una fetta di popolazione che è più probabile non sia ancora direttamente in contatto con la problematica dei disturbi alimentari.
Sono momenti come questi che diventano vere e proprie opportunità di creare una rete di persone sensibili ai primi segni e sintomi dei disturbi alimentari, pronte ad intervenire fornendo informazioni e contatti utili per chi ne può avere bisogno e che non vede alcun appiglio vicino a sé.
E allora continuiamo così: inventiamo, creiamo, proponiamo, rispondiamo!
Federica”