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Nonni…NON MANGIO! – Progetto di sensibilizzazione per i nonni e le persone adulte

Il progetto

“Nonni…NON MANGIO!” è un innovativo progetto di sensibilizzazione sui Disturbi Alimentari rivolto ai nonni e alle persone adulte, ideato dalla nostra Associazione e sostenuto interamente dal Comune di Schio, con il patrocinio dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana e della banca BCC di Verona e Vicenza.

In un percorso in avvio a ottobre, che si snoderà tra 6 incontri in presenza presso due sedi distinte, abbiamo voluto coinvolgere quella parte della famiglia che spesso per mancanza di informazioni non può essere di aiuto, pur avendone un grande desiderio.

Intendiamo quindi abbattere le barriere e i pregiudizi ancora esistenti e sensibilizzare i nonni e le persone adulte che potrebbero trovarsi di fronte ai primi segnali di DCA e farli divenire una nuova risorsa.

Come riconoscere questi primi segnali e come intervenire? Saranno alcuni dei temi trattati durante gli incontri, che saranno tenuti da professioniste del settore appositamente chiamate per loro.

Gli incontri, organizzati con la collaborazione dell’Università degli Adulti Anziani – Sede di Schio, Associazione La Famiglia e Il Focolare ODV, si terranno presso il Faber Box e il Centro Parrocchiale SS. Trinità a Schio.

Ringraziamo anche l’assessore Cristina Marigo del Comune di Schio che ha appoggiato da subito con entusiasmo questo progetto.

Per maggiori informazioni è a disposizione il programma cliccando sul bottone seguente!

Incontro di chiusura del “Progetto Bridge”

Giovedì 22 giugno si è tenuto l’incontro conclusivo del Progetto Bridge.
Per Midori, Laura Bernardi ha preso parte all’incontro e ci ha raccontato com’è andata!
“Bridge è stato un polo di accoglienza per le famiglie in condizioni di fragilità legata alla malattia di figli minori o giovani adulti, uno spazio di ascolto e di cura, un ponte tra l’ospedale e il territorio.
Sono tutte finalità che persegue Midori e che ci vede partner sostenitore assieme alla capofila ULSS8 Berica, al Comune di Vicenza, all’Associazione Vicenza for Children, alla Fondazione Dalla Vecchia, alla Croce Bianca Vicenza e alle Associazioni Convivium Vicenza e Kairos Donna.
All’incontro di chiusura hanno partecipato autorevoli personalità politiche, istituzionali e i responsabili del progetto che hanno illustrato il bilancio del primo anno di attività apportando poi interessanti spunti e riflessioni sugli sviluppi futuri del progetto.
La dottoressa Volpato ha spiegato che il lavoro con i gruppi (adolescenti- genitori) riguarda la RELAZIONE, pertanto il gruppo è luogo di cura e di elaborazione delle angosce, del grande senso di vuoto percepito dai ragazzi, ma anche esperienza di transizione che facilita la riattivazione e la ripresa di un processo di crescita.
L’adolescente è un individuo in continuo mutamento che obbliga gli adulti a continui cambiamenti. Dagli interventi è emerso che si dovranno sicuramente prendere in considerazione nuovi approcci educativi e cambiare stile di lavoro per accogliere e accompagnare la nuova generazione Z, ragazzi che interagiscono con modalità completamente diverse rispetto al passato (social, rapporto con i pari, ecc).
I genitori hanno diminuito l’autorità, hanno sostituito il NO con il perchè e il rapporto con i figli da verticale è passato ad essere un rapporto orizzontale.
Pertanto nei vari percorsi di cura e di accompagnamento bisognerà tenere conto dei nuovi modelli di comunicazione per poter entrare in sintonia ed avere un approccio relazionale più efficace.

Il dottor Meneghetti, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 8 Berica, ha affermato che per superare i pregiudizi sulle malattie mentali è bene parlare di sensibilità e non più di fragilità, cambiare narrazione significa superare gli stigmi ai quali spesso queste malattie sono relegate.

Ha quindi suggerito ai colleghi ad essere i primi a non avere pregiudizi sui pazienti, invitandoli a non esprimere diagnosi che etichettano il malato, perché le malattie della psiche hanno moltissime sfaccettature e queste variano da paziente a paziente.

Infine, Aurora Caporossi dell’Associazione Animenta ha raccontato com’è nata l’associazione, i progetti e le attività da essa proposte e lo studio di nuovi progetti che siano adatti ai cambiamenti delle nuove generazioni.

Un caloroso saluto alla Dott.ssa Martina Serafini!

Oggi vogliamo ringraziare di cuore la dottoressa Martina Serafini, che ha percorso con noi un pezzettino di strada all’interno del progetto “Origami”.

Martina aveva già fatto collaborato con altre attività per Midori, ma attraverso questo progetto, abbiamo avuto modo di conoscerla meglio.
Da luglio 2022 sino ad oggi, ha dato il suo apporto professionale al gruppo di auto mutuo aiuto per familiari e lo sportello psicologico a Valdagno.

Riuscire ad entrare in sintonia con le famiglie è un lavoro complesso, perché la sofferenza è tanta; il suo intervenire in modo misurato, ma sempre significativo, ha portato un importante contributo al gruppo.

Oltre al grande augurio di continuare a ad essere cosi appassionata del suo lavoro, dal gruppo AMA alcuni genitori a nome di tutti vogliono salutarla così…

S.
Alle nostre domande mai impreparata
Ai nostri sfoghi la comprensione mai mancata
Allo sconforto
Sei stata di grande supporto
È arrivato il momento che noi tutti ti ringraziamo di ❤e di un bellissimo proseguimento ti Auguriamo💜

G.
Io la voglio ringraziare per la sua frase che mi ha molto consolata: il lasciare andare non vuol dire non esserci stati
Grazie e tanta gioia per il futuro!

L.
Un semplice ringraziamento di vero cuore per il conforto che ci ha donato.
Gli auguri più belli, con tanto affetto, per questa nuova importante avventura della sua vita ❤️

Auguriamo quindi ogni bene a Martina!

Serata conviviale estiva

Carissime/i tutte/i

come da tradizione, eccoci per la serata conviviale estiva del gruppo AMA di Montecchio che però quest’anno abbiamo il piacere di estendere a tutti ma proprio tutti…. associati, partecipanti ai due gruppi AMA, volontari e simpatizzanti.

Abbiamo pensato che era bello ed importante “ritrovarsi” e con gioia vi proponiamo una bellissima passeggiata con un successivo incontro conviviale e di approfondimento “tra di noi”.

Invito speciale

Sabato 15 luglio 2023 – dalle ore 17 alle ore 21

vi aspettiamo con il cuore, sia per trascorrere un momento in “leggerezza” come abbiamo fatto nel passato (cena estiva sotto le stelle da Marina, cena estiva in veranda da Marta, camminata per i boschi con Sonia, ..), sia per darvi modo di sapere di più e riflettere su Midori.

Questo il programma:

Ø  ore 16.30 – 17.00 ritrovo sul piazzale delle ex- poste di Sant’ Urbano (si raggiunge salendo da Montecchio Maggiore)

Ø ore 17.00 partenza per la passeggiata: direzione Bernuffi, breve sosta per ammirare la bellissima fontana del FO tra Bernuffi e Sant’Urbano.

Ripartiamo e raggiungiamo il Lavello per arrivare alle ore 18.00 nella piazzetta della Chiesa Vecchia dove possiamo ammirare un’altra fontana.

Ø  ore 18.00- 19.30 incontro informativo per tutti all’interno della chiesa vecchia adibita ad auditorium, sarà presente anche Chiara Schiavon (formatrice di TERZOFILO) per un supporto al nostro stare insieme, condividere, riflettere.

Siamo particolarmente bisognosi di trovare aiuti per Midori, in quanto sollecitata da più parti ad essere presente e a rispondere ai fabbisogni delle famiglie, ma non solo.

Ø  ore 19.30 cena insieme: arrivano le pizze e ciacole, ciacole…. (contributo richiesto al partecipante)

Restano a disposizione per dettagli e per raccogliere le presenze entro il 10 luglio

Sara per gruppi AMA, mail: vicepresidente@associazione-midori.it

Marisa per volontari, mail: volontari@associazione-midori.it

Carla per associati, mail: carla.lappo@gmail.com

Convegno “I_m_perfetto” – Roma

Grazie infinite all’Onorevole Martina Semenzato che martedì 16 maggio nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera ha organizzato questo importante momento di confronto con le istituzioni, i testimonial e le associazioni di familiari, per parlare di body shaming e disturbi del comportamento alimentare.

Noi di Midori come le altre associazioni afferenti al Coordinamento Nazionale, siamo stati rappresentati dalla Presidente Avv.to Maddalena Patrizia Cappelletto.

Portare la voce delle famiglie a chi ha la responsabilità/possibilità di promuovere leggi a favore di miglioramenti nelle cure e nei servizi, per chi ogni giorno lotta contro i disturbi alimentari, è uno dei più grandi compiti del Coordinamento Nazionale, ed in questa occasione è stato fatto in sinergia con Consult@noi.

Noi genitori di Midori, crediamo sempre di più nel valore della condivisione delle idee e dell’alleanza, per questo non smetteremo mai di tessere relazioni, perché siamo convinti che in un futuro non molto lontano, di queste patologie se ne parlerà senza vergogna e senza stigma

Intervista a Barbara Gamba – L’impatto umano sul sociale di BCC Verona e Vicenza

Quando Antonella mi ha chiesto di intervistare la rappresentante di una banca, mi sono chiesta come mi ci sarei rapportata.

Ho sempre pensato alla banca come un luogo focalizzato sulla materia, emotivamente distante. E io che se non sento calore in ogni rapporto sto scomoda, come sarei entrata in relazione con qualcuno che rappresentava una banca? E come sarei riuscita ad abbinarla a quella cura, dedizione e sfumatura tenue che è Midori per me.

Poi ho fatto il numero che mi aveva dato Antonella… e mi ha risposto Barbara.
Barbara Gamba è la responsabile dell’ufficio soci di Banca BCC di Verona e Vicenza, ed è senza dubbio uno di quegli esseri umani che ti fa sentire a tuo agio.

La Banca BCC è una banca di credito cooperativo, questo significa che l’attenzione al volontariato e l’impegno sociale sono inscritti nel suo stesso DNA.

Mi ha stupito sentire Barbara spiegarmi come l’articolo numero 2 del loro statuto ha la missione di migliorare le condizioni sociali ed economiche del territorio dove la banca opera.
Insomma, questa banca non è un gelido custode di risparmi, bensì una entità che ha un impatto umano sul sociale.

Ho dovuto farmi spiegare i passaggi piccoli, quelli che mi aiutano a mettere a fuoco come le cose succedono per davvero. Barbara me li ha spiegati tutti con dedizione, per farmeli capire sia nella pratica che nel valore intrinseco.

Dunque: la banca è fatta di persone, e a me questa frase era sempre suonata uno slogan vuoto. Ecco, Barbara lo ha riempito.
Da oltre 15 anni è alla guida del dipartimento soci, composto da 4 persone che attraverso precise competenze si occupano di curare i rapporti della banca con il territorio.

Lo fanno organizzando azioni chiare ed efficaci come andare nelle scuole per insegnare la sicurezza stradale, sensibilizzare sulle tematiche ambientali e supportare realtà virtuose, specializzate in diversi ambiti. Midori è una di queste realtà.
Barbara ci ha tenuto tanto a trasmettermi come la riuscita di questa missione buona possa avvenire solo grazie a una grande sinergia, che include TUTTE le persone che lavorano in Banca BCC, e di cui lei e il suo team sono un ingranaggio.

L’incontro tra Barbara e Antonella si è realizzato grazie all’ esperienza diretta di un collega, che era entrato in contatto con Midori. Da subito Barbara e il suo team hanno compreso il valore dell’associazione e quanto fosse tangibile l’aiuto che Midori dava a chi aveva a che fare con i disturbi alimentari, e con la loro dolorosa complessità.
Hanno segnalato Midori alla direzione e da quel giorno del 2016, Banca BCC supporta costantemente Midori con piccoli contributi e prendendosi carico della realizzazione di tutti i materiali divulgativi.

Quest’anno Banca BCC ha anche inaugurato un premio speciale per le associazioni che più hanno fatto la differenza.

Il primo premio è andato a Midori. La cerimonia di premiazione, mi ha raccontato Barbara, è stata una occasione preziosa per dare vita a un incontro umano tra chi conduce le associazioni di volontariato e i soci della banca. Una occasione anche perché la dimensione “di persona” è ormai sempre più rara.

Antonella mi aveva detto di quanto si fosse sentita in soggezione all’idea di entrare in un ambiente lontano dalla sua confort zone per parlare con i soci di una banca.

Mi ha stupito sentire che Barbara aveva provato la stessa emozione nell’incontrare Antonella, e che per entrambe invece si era istaurata subito una sinergia capace di appianare l’ansia ed esaltare la positività.

Questo incontro è stato molto utile per i soci, mi ha poi detto Barbara, perché ha spostato i punti di vista e aperto uno sguardo emotivo.

C’è una dimensione che accomuna tutti: è quella delle relazioni e delle esperienze umane. Ognuno di noi tocca con le proprie mani le difficolta che ci attraversano e quelle che a volte catturano i nostri cari. Sia che la mattina entriamo in una banca, in una scuola, in un supermercato o un teatro, abbiamo tutti lo stesso luogo dove torniamo la sera: la nostra casa. Ed è di quella casa e delle persone che la popolano che desideriamo prenderci cura; augurandoci che esista una rete esterna di ascolto e supporto, capace di entrare in azione quando non possiamo farcela da soli. Banca BCC è parte di questa rete.

Grazie Barbara, mi è piaciuto parlare con te, mi hai regalato un calore che non mi aspettavo.

Articolo redatto da Angelica Vincenzi

XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare – Le iniziative dell’Associazione Midori

L’Associazione Midori, da inizio marzo, ha organizzato numerose iniziative in occasione della XII Giornata Nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Scopriamo insieme le attività che ha proposto!

02 marzo 2023 – serata di sensibilizzazione per l’Ordine dei farmacisti di Vicenza

La serata è stata dedicata esclusivamente ai farmacisti dell’Ordine dei Farmacisti di Vicenza e ha visto la partecipazione attiva di numerosi professionisti.

Durante l’intervento si è creata una bella atmosfera partecipata e di collaborazione di rete. Il Presidente dell’Ordine ha confermato che l’incontro è stato molto apprezzato per la sensibilità delle volontarie, che per l’alto livello delle relazioni.

L’augurio comune è che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione!

15 marzo 2023 – Informagiovani e FaberBox di Schio

In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla sono stati distribuiti dai volontari del al Faber Box del Comune di Schio i fiocchetti lilla.
Le persone potevano indossarli, portarli in famiglia o donarli a un amico, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sui disturbi del comportamento alimentare.

Per saperne di più sull’iniziativa, leggi questo articolo!

Le volontarie di Midori distribuiscono i fiocchetti lilla e segnalibri

Le nostre volontarie hanno distribuito fiocchetti lilla in molti luoghi a Vicenza e provincia e i segnalibri come omaggio alle pazienti del Centro Provinciale dei Disturbi Alimentari.
Dove?

Siamo stati presenti a:
– Centro provinciale per i DCA di Vicenza
– FaberBox di Comune di Schio
– Biblioteca Civica Bertoliana
– Provveditorato di Vicenza
– Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore
– Scuola secondaria di primo grado A. Frank IC1 Montecchio Maggiore
– Comune di Montecchio Maggiore
– Farmacia Bressan Montecchio Maggiore
– Farmacia Bartolotta di Valdagno

Provveditorato di Vicenza

Comune di Montecchio Maggiore

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

Scuola primaria A. Manzoni IC1 Montecchio Maggiore

Scuola primaria S. Francesco IC1 Montecchio Maggiore

Farmacia Bartolotta di Valdagno

Centro provinciale per i DCA di Vicenza

FaberBox di Comune di Schio

Biblioteca Civica Bertoliana

17 marzo 2023 – Ascoltare tra le righe

Serata di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare che si è svolta a Caldogno con focus sulle scuole.

La partecipazione è stata elevata, soprattutto per la presenza di molti docenti, oltre che di familiari. La sensibilità dimostrata da questa amministrazione e dirigenza scolastica, ci fa ben sperare in quanto fare rete per noi è proprio questo, cioè metterci assieme per unire le forze a beneficio dei ragazzi.

Un grande grazie a tutti i partecipanti, i professionisti coinvolti e in particolare all’Assessore all’istruzione del Comune di Caldogno Rita Franco e al Dirigente Scolastico Agostino Masolo per aver reso possibile la serata!

La Dott.ssa Sala e il Dott. Munno del Centro provinciale DCA si raccontano

La Dott.ssa Alessandra Sala, dirigente medico psichiatra, responsabile del Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso di Vicenza e il Dott. Vincenzo Munno, dirigente medico endocrinologo, referente medico del Day Hospital del Centro disturbi alimentari, ci raccontano il loro impegno quotidiano e la collaborazione con la nostra Associazione nel progetto finanziato dalla Chiesa Valdese.

Buongiorno Dott.ssa Sala e Dott. Munno, grazie per il vostro tempo!

Quanto conta la collaborazione con l’Associazione Midori per il Centro di riferimento provinciale per i disturbi dell’alimentazione e del peso?

Quella con l’Associazione Midori è una collaborazione fondamentale per il nostro Centro.

L’Associazione rientra tra quelle riconosciute dal Dipartimento di Salute Mentale e come tale partecipa all’Assemblea del Dipartimento. Entra inoltre a far parte del tavolo Regionale sui disturbi alimentari a cui il Centro a sua volta aderisce.

L’Associazione si pone come interfaccia tra utenti, famiglie e Servizio, diventando punto di riferimento per quei familiari che nel lunghi percorsi di cura di un loro caro necessitano di supporto, incoraggiamento, informazioni, ecc..

Essere sostenuti da altri familiari “esperti” può fare la differenza e questo tipo di supporto va ad integrarsi e completare gli interventi specifici che vengono forniti dai Centri di cura ai familiari (percorsi psicoeducativi, trattamenti familiari o individuali ecc..).

L’associazione è uno sostegno e allo stesso tempo uno stimolo alle iniziative del Centro.

Il sostegno è diretto e indiretto, nel primo caso perché finanzia progetti e attività che vengono effettuate al Centro.

Midori è stata in particolare molto utile nel sostenere i costi non previsti dall’Azienda Aulss, ma importanti nel percorso riabilitativo dell’utenza (ad esempio per attività come yoga, arte terapia, pet terapy, musicoterapia).

Indirettamente ci sostiene invece seguendo lo sviluppo del Centro e le sue attività, dando feed-back sia alla Direzione Aulss che alla stampa, valorizzando e informando familiari e cittadini sul funzionamento del Centro e in generale sui percorsi di cura per questi disturbi.

Questa collaborazione si è sviluppata anche con attività più specifiche di informazione ed educazione rivolte alla popolazione, o a specifici target: conferenze, incontri aperti al pubblico generale, oppure progetti educativi e preventivi per studenti, insegnanti ecc,

Infine l’associazione è uno stimolo nell’indicare lacune o nel raccogliere la domanda degli utenti, nonché nell’evidenziare nuovi bisogni: di qui lo stimolo a lavorare su nuovi progetti ad esempio quelli rivolti alle scuole, l’attività per i fratelli, l’attività a domicilio, ecc.

Tra gli altri progetti, avete potuto beneficiare attraverso l’Associazione Midori del sostegno della Chiesa Valdese. Ci potete raccontare quali sono le attività che sono state rese possibili grazie a questi fondi?

Il trattamento dei gravi disturbi dell’alimentazione, particolarmente l’Anoressia nervosa e la Bulimia nervosa necessita di interventi multidisciplinari e diversi livelli di cura.

Il trattamento ambulatoriale è il primo e il preferibile quando le condizioni cliniche lo permettono mentre i livelli più intensivi di ricovero semiresidenziale in day hospital o residenziale si rendono necessari nei casi più gravi.

In particolare sono più a rischio per possibili ricadute i periodi successivi alla conclusione dei trattamenti più intensivi.

Per questo motivo abbiamo realizzato un intervento specifico di assistenza con terapeuti specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari “a domicilio”, rivolto soprattutto agli utenti al termine del trattamento riabilitativo semiresidenziale in day hospital e, in casi selezionati, agli utenti in attesa di iniziare il trattamento riabilitativo in day hospital.

Questo intervento “a domicilio” ha avuto lo scopo di supportare l’utente nell’ambito del suo contesto familiare.

Avete riscontrato dei miglioramenti o un impatto positivo?

Sono stati effettuati incontri di preparazione sia con gli utenti che con i genitori per presentare il progetto e degli incontri settimanali di intervento in base alla gravità.

Possiamo dire di aver avuto un riscontro decisamente positivo, sia per la riduzione delle ricadute nel periodo successivo alla conclusione dei ricoveri riabilitativi che per l’attenuazione del peggioramento nella fase preparatoria al ricovero in day hospital.

Quali sono i professionisti che sono stati coinvolti oltre a voi?

Gli interventi “a domicilio” sono stati attuati con due figure professionali, una psicologa e una dietista formate e specializzate nel trattamento dei disturbi alimentari con la supervisione e il coordinamento medico, focalizzando l’attività sull’osservazione e il supporto nella gestione dei pasti in questi contesti e mirando ad una più funzionale competenza anche dei familiari presenti (genitori, fratelli, sorelle, nonni).

Come sono cambiati, secondo la vostra esperienza, l’approccio e la conoscenza ai DCA in questi anni?

I disturbi alimentari sono patologie complesse e multifattoriali; sappiamo che per manifestarsi necessitano di una serie di condizioni favorenti, genetiche, familiari, sociali e biologiche.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito non solo ad espressioni della malattia quasi sconosciute in passato (basti pensare ai disturbi che oggi definiamo ortoressia e vigoressia) ma anche alla progressiva precocità dell’età di esordio anche delle malattie più gravi come l’anoressia nervosa o all’aumento di queste malattie nei soggetti di genere maschile.

Le nuove conoscenze in ambito scientifico e una sempre maggiore sensibilizzazione su queste malattie ha permesso di strutturare dei trattamenti sempre più efficaci e tra i tanti ci piace sottolinearne uno che si è dimostrato particolarmente utile, il coinvolgimento dei familiari nella terapia.

Infatti, la ricerca ha dimostrato i vantaggi delle tecniche terapeutiche familiari, dei trattamenti basati sulla famiglia e del coinvolgimento attivo dei familiari quale risorsa indispensabile nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.

Infine, per i cambiamenti nella società negli ultimi decenni, che hanno progressivamente ridotto il tradizionale sostegno una volta offerto da conoscenti e familiari, rivestono sempre più importanza forme alternative di aiuto reciproco come ad esempio i gruppi di auto-aiuto.

Cosa potrebbe fare l’Associazione Midori per migliorare la sensibilizzazione e la conoscenza di queste patologie?

Se parliamo dell’informazione in generale in questi anni si è assistito a un notevole aumento di interesse su queste tematiche, con utilizzo di modalità di comunicazione di maggior impatto sul grande pubblico (docufilm in tv, utilizzo dei social, ecc..).

Non sempre purtroppo le informazioni veicolate sono corrette e può esserci il rischio di impattare in modo negativo sulla popolazione giovanile (ad esempio stimolando comportamenti di imitazione), ma sicuramente c’è una conoscenza maggiore del problema con diminuzione dello stigma e maggiore possibilità di arrivare a chiedere aiuto in tempi brevi.

Se parliamo invece delle conoscenze nel mondo scientifico, si è verificato negli ultimi anni un trend di crescita per quanto concerne il lavoro di ricerca e di studio in questo campo: sappiamo di più sulle basi genetiche e biologiche dei disturbi, ma anche quali sono gli approcci di cura con maggiori evidenze scientifiche.

Tutto ciò è recepito da linee guida e protocolli, sia a livello di società scientifiche che per quanto riguarda le legislazioni nazionali e regionali (vedi il recente il PTDA della Regione Veneto).

Un consiglio a tutte le volontarie dell’Associazione Midori

Direi di continuare quello che sta già facendo!

Il lavoro dell’Associazione degli ultimi anni, le iniziative pubbliche come il Forum, le conferenze e pubblicazioni hanno certamente contribuito a migliorare la conoscenza del problema a livello locale, presso la popolazione generale, ma anche in chi può trovarsi più direttamente coinvolto nei percorsi di cura (famiglie, insegnanti, gli stessi operatori sanitari), abbassando lo stigma e l’isolamento in cui utenti e familiari in passato si sono trovati.

C’è sicuramente ancora molto da fare a livello politico/amministrativo, in quanto le risorse destinate alla cura restano inferiori alle necessità, specie tenendo conto che dell’aumento di richieste verificatesi degli ultimi anni e del cambiamento di tipologia dell’utenza (abbassamento dell’età di esordio, multiproblematicità dei casi in trattamento, ecc…).

Infine è fondamentale che le associazioni sostengano progetti di ricerca e tengano vivo l’interesse dei media, perché non considerino questo argomento una “moda” passeggera, ma a loro volta stimolino le istituzioni a occuparsi del problema.

Il consiglio ai volontari e volontarie Midori è di tenere vivo l’entusiasmo che li caratterizza e la solidarietà e la vicinanza che esprimono a chi si avvicina all’Associazione.

L’invito è di proseguire con le iniziative già in atto, mantenendo sempre lo spazio di accoglienza e supporto alle famiglie con gli sportelli e i gruppi di auto-aiuto.

Elena Fioraso, dietista, si racconta a Midori

Elena Fioraso, dietista e collaboratrice per progetti finanziati dall’Associazione Midori, ha scelto di raccontarsi.

Da quando è iniziata la sua collaborazione con Midori quali sono stati o sono i progetti che l’hanno coinvolta?

Sono stata contattata dalla Presidente Antonella Cornale che mi ha proposto di collaborare. Midori la conoscevo perchè avevo chiesto di fare tirocinio al Centro Provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Vicenza e lì l’ho scoperta. Ho seguito in tutto tre progetti da agosto 2021, in supporto ai due dietisti che già c’erano.

Il primo progetto che ho seguito (finanziato con risorse del 5×1000) mi ha impegnata al day hospital e in ambulatorio, a seguito del notevole aumento dei casi (situazione aggravata dagli effetti post-Covid).

Nel secondo è stato finanziato dalla Chiesa Valdese e si è concluso a dicembre 2022, il mio lavoro consisteva nella gestione dei pasti a domicilio, ossia l’assistenza durante i pasti con l’aiuto e l’affiancamento anche della psicologa.

Il terzo e ultimo progetto (finanziato con una donazione) si è reso necessario per coprire provvisoriamente la sostituzione di una dietista; sempre al day hospital ma anche al bisogno per alcune visite ambulatoriali.

Come ha vissuto questi incarichi e cosa le hanno portato a livello personale e professionale?

Mi ha fatto molto piacere la proposta di rinnovare la collaborazione.

Nei disturbi alimentari si vedono spesso situazioni molto difficili e si ha a che fare con ragazzi a volte anche molto giovani, principalmente dai 12 ai 19 anni.

Purtroppo non si tratta di intervenire su una semplice patologia, ma di situazioni più complicate che coinvolgono a 360° la persona.

In questo senso, rispetto agli altri centri privati in cui ho esercitato, ho avuto la possibilità di lavorare in equipe e conoscere anche il lavoro di altre figure, perchè ogni singolo ragazzo è preso in carico da diversi professionisti.

Ci sono tante persone che collaborano per lo stesso caso.

L’Associazione Midori cerca di essere in prima linea nella sensibilizzazione dei disturbi alimentari e nel supporto al Centro DCA, secondo la sua esperienza com’è cambiata la conoscenza di queste patologie?

Rispetto ad anni fa, quando i disturbi alimentari non erano considerati come una malattia, c’è molta più ricerca del problema e informazione anche attraverso le scuole.

Il covid e l’emergenza sanitaria hanno causato una crescita esponenziale dei casi, quindi l’attenzione si è inevitabilmente alzata.

In questi ultimi tempi, poi, si è abbassata tanto l’età media di insorgenza, ma forse questo dipende anche dal fatto che adesso c’è più consapevolezza e quindi ci si accorge prima.

Un consiglio e un augurio per l’Associazione Midori

Per me Antonella e tutti i volontari stanno facendo un ottimo lavoro, sono molto preparati.

La mia speranza e l’augurio è che riescano ad avere sempre più fondi e a farsi conoscere di più così da riuscire a portare avanti tante attività di informazione e sensibilizzazione.

Serata di incontro con i soci di BCC Verona e Vicenza

Lunedì 30 gennaio 2023 Antonella e Sonia hanno partecipato, presso il Viest Hotel di Vicenza, alla prima delle quattro serate di incontro per i Soci, organizzate dalla Banca BCC VERONA E VICENZA.

Scopo di queste serate è la condivisione della banca con i propri soci, non solo dei risultati di azioni in sé, ma soprattutto del valore che la banca dà alle persone, ai progetti e alle iniziative che loro supportano sul territorio.

Midori è stata ritenuta e continua ad essere meritevole del contributo e del supporto di BCC Verona e Vicenza per la capacità di intercettare i bisogni dei giovani e attivare modalità innovative per offrire loro aiuto. Siamo stati definiti “Testimoni di buone pratiche”.

L’emozione per esserci e nel ricevere questo premio è stata fortissima.

Sonia che ci ha fatto da reporter, ha potuto poi parlare con alcuni presenti e portare ulteriore testimonianza di cosa facciamo e chi siamo.

Ci ha fatto particolarmente piacere essere tra le associazioni scelte per questo premio, e questo riconoscimento lo dedichiamo di cuore a tutti i nostri volontari, che ogni giorno con il loro operato, creano consapevolezza e seminano speranza e forza.

Noi vogliamo sentitamente ringraziare Banca BCC VERONA E VICENZA per il supporto che ci dà, in particolare la direzione generale ed il presidente, ma soprattutto ringraziamo lo staff del gruppo Soci, per la cortesia, disponibilità e sensibilità con la quale si rapportano con noi.